Il Museo
Il S’ADIM, situato nel cuore di Benevento, è un affascinante custode della storia e della cultura sannitica. Attraverso le sue collezioni archeologiche, artistiche e storiche, il museo offre un viaggio immersivo nella civiltà sannita e nelle sue influenze, permettendo ai visitatori di esplorare un patrimonio unico e di grande rilevanza per il territorio.
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IL MUSEO
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IL PERCORSO
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I 3 SANTI
Il Sant’Agostino Digital Museum S’ADIM si trova nell’antico Convento di Sant’Agostino, un edificio del XIII secolo che testimonia la storia e l’evoluzione di Benevento, sede dell’Università degli Studi del Sannio. Già luogo aperto a diverse manifestazioni culturali e visite guidate in occasione delle Giornate del Patrimonio Europeo e delle Giornate FAI, il complesso di Sant’Agostino diventa S’ADIM grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura nell’ambito degli interventi finanziati con il PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione Competitività e Cultura, Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3-3).
Il museo valorizza il patrimonio architettonico e artistico del complesso, integrando elementi storici con tecnologie digitali per offrire ai visitatori un’esperienza interattiva.
Il museo è gestito interamente dall’Università del Sannio.
Attualmente il Complesso di Sant’Agostino è sede del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio, con aule per la didattica, laboratori di informatica, aule studio e spazi dedicati agli studenti, fra cui il giardino posto all’ingresso e il chiostro; l’antica chiesa ospita l’Auditorium dell’Ateneo, sede di numerosi convegni nazionali ed internazionali.
“S’ADIM” Sant’Agostino Digital Museum” ha permesso di valorizzare e potenziare l’antico convento di Sant’Agostino attraverso l’uso di nuove tecnologie che hanno trasformato il complesso monumentale in un Digital Museum. Sono state individuate azioni per migliorare l’accessibilità al sito non solo nei confronti di persone con disabilità motorie, attraverso l’uso di pavimentazioni prive di ostacoli, l’impiego di rampe per superare piccoli i dislivelli esistenti, dispositivi di aiuto per situazioni di affaticamento (corrimano, pendenza costante…), linguaggio LIS, la riduzione dei percorsi, ma anche verso ogni tipo di disabilità, attraverso l’uso di mappe tattili e multisensoriali, l’uso di colori, della realtà aumentata e immersiva.
In S’ADIM sono stati potenziati i percorsi, intrecciando i tre temi sostanziali del museo: Arte, Archeologia, Architettura. Essi si snodano lungo direzioni obbligate e sono attrezzati con dispositivi tecnologici che garantiscono accesso e percorrenza anche a persone con disabilità.
Il percorso di visita si articola al piano terreno dei tre corpi che compongono il Complesso, Convento, Chiesa di Sant’Agostino e Oratorio di Sant’Antonio, anche attraversando il chiostro centrale e i giardini storici.
Lungo il percorso di visita sono installati tre holobox e relativo player dalle multiple funzionalità. Ogni box riproduce contenuti audio/video di guida/approfondimento, video LIS per non udenti e video/infografiche dedicati alla fascia dei visitatori più piccoli. Il sistema è formato da box monitor professionali, da un player di ultima generazione in grado di connettersi in rete e mandare in riproduzione i contenuti tramite una piattaforma di digital signage in cloud per il monitoraggio.
Uno dei punti innovativi del progetto è l’esperienza virtuale. Sono disponibili alcuni visori VR di ultima generazione che possono essere impiegati anche da soggetti con disabilità motorie medie o gravi. I visitatori vengono immersi in quegli spazi culturali e museali non accessibili avendo modo di ristabilire un contatto con questi particolari luoghi, vivendo esperienze che altrimenti sarebbero per loro impossibili. Lo strumento è in grado di aiutare alcune persone con difficoltà cognitive a superare determinate ansie, creando uno spazio di visita virtuale controllato, operando insieme sulle aree emotivo-relazionali. Scenari virtuali controllati e studiati su misura. Grazie a una telecamera a 360 gradi di ultimissima generazione (MATTERPORT) sono stati realizzati filmati personalizzati, in grado di interagire con il visore.
Il percorso termina nell'Oratorio intitolato a Sant'Antonio Abate dove è stato allestito uno spazio totalmente immersivo dotato di 4 proiettori di ultima generazione in cui il visitatore si troverà al centro e protagonista del racconto storico-artistico accompagnato da Sant'Agostino, San Nicola da Tolentino e Sant'Antonio Abate.
Sant’Agostino (354 d.c.- 430 d.c.) accompagna il visitatore nel percorso museale raccontando la storia del complesso monumentale e dell’habitat esterno in una conversazione impossibile con San Nicola da Tolentino (1245-1305) e Sant’Antonio Abate (251 d.c. – 356 d.c.). I tre santi vengono raffiugurati attraverso un’illustrazione realizzata da una giovane artista napoletana.