
QUANDO TOCCHERA’?: ARTE E RESPONSABILITA’ AMBIENTALE AL MUSEO S’ADIM
QUANDO TOCCHERA’?: ARTE E RESPONSABILITA’ AMBIENTALE ASL MUSEO S’ADIM
Scopri di piùIl S’ADIM, situato nel cuore di Benevento, è un affascinante custode della storia e della cultura sannitica. Attraverso le sue collezioni archeologiche, artistiche e storiche, il museo offre un viaggio immersivo nella civiltà sannita e nelle sue influenze, permettendo ai visitatori di esplorare un patrimonio unico e di grande rilevanza per il territorio.
IL PERCORSO
Il viaggio all’interno del Complesso Monumentale del Sant’Agostino Digital Museum (S’ADIM) inizia percorrendo lo splendido ambulacro che fa da cornice al chiostro centrale all’intero dell’ex convento.
Lungo il percorso si alternano stratificazioni storiche come le colonne marmoree di provenienze diverse e parti di affreschi alle pareti, a strumentazioni tecnologiche interattive che, con grande impatto emotivo, aiuteranno tutti i visitatori alla scoperta di un luogo unico dalla straordinaria forza evocativa.
Una voce narrante guiderà attraverso immagini e approfondimenti testuali nella complessa e suggestiva stratificazione artistica e culturale del luogo.
Al termine del percorso si attraverserà il chiostro per entrare nell’Auditorium.
L’AUDITORIUM
La Chiesa di Sant’Agostino ospita l’Auditorium dell’Università degli Studi del Sannio. Da luogo di culto a luogo di cultura questa chiesa ancora affascina con i suoi stucchi e le sue opere d’arte.
Dagli affreschi di ispirazione giottesca al prezioso altare in marmo settecentesco
potrai fare un’esperienza unica attraverso la storia dell’arte.
E non solo! Verrai coinvolto in un viaggio immersivo alla scoperta del quartiere Trescene e del Complesso di Sant’Agostino con una veduta degli scorci e degli angoli nascosti più affascinanti. Lasciati guidare dalla meraviglia di questo viaggio!
LA SALA IMMERSIVA
La sala immersiva ci condurrà in un viaggio virtuale attraverso la storia del Complesso Monumentale di Sant’Agostino e la storia dei tre Santi che spiritualmente hanno “abitato” questo luogo.
È l’oratorio dedicato Sant’Antonio Abate che ospita il visitatore, circondandolo con una proiezione che ricopre per intero le pareti, facendolo sentire parte attiva della narrazione.
Lo stupore è il filo conduttore del percorso immersivo.
L’Università degli Studi del Sannio apre le porte all’arte con l’inaugurazione di un nuovo spazio espositivo nel cuore del Rettorato, a Palazzo San Domenico. La mostra che animerà questi ambienti sarà Da Milano alla Luna, con fermata a Benevento, un’iniziativa che celebra l’illustrazione e il giornalismo visivo attraverso le opere del grande artista Dario Mellone.
L’inaugurazione si terrà lunedì 14 aprile alle ore 11, nella Sala dell’Assunta, alla presenza del rettore Gerardo Canfora, del presidente della Fondazione Mellone, Saverio Paffumi, di Valerio Villoresi, AD Fondazione Mellone & Museum e di Dario D’Auria, curatore della mostra.
La mostra rappresenta una tappa d’eccezione di un percorso espositivo che unisce simbolicamente Milano, cuore pulsante dell’Italia, a Benevento, città di storia e cultura. Le opere in esposizione – tra cui venti pannelli in alluminio collocati nel porticato del Palazzo e sedici dipinti provenienti dalla collezione del Museo Mellone – raccontano fatti di cronaca e momenti epocali, come la conquista dello Spazio, che hanno segnato l’immaginario collettivo attraverso le pagine del Corriere della Sera.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Università del Sannio, Fondazione Dario Mellone e Associazione Benevento Inside, con l’obiettivo di valorizzare la memoria collettiva e promuovere l’accesso all’arte in tutte le sue forme.
Elemento distintivo della mostra è la cura per l’accessibilità: i pannelli espositivi presentano elementi tattili, pensati per una fruizione inclusiva, anche da parte di persone non vedenti, offrendo un’esperienza artistica pienamente partecipativa.
L’esposizione resterà aperta al pubblico fino alla fine dell’anno, rappresentando un’occasione unica per riscoprire il potere narrativo delle immagini, e per mettere in dialogo due città, due culture e due visioni del mondo, unite dallo sguardo proiettato verso il futuro.